X-Men: Giorni di un Futuro Passato

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Recensione del Film

I fan di vecchia data dei fumetti di X-Men capiranno quanto possa esser complicato adattare per il grande schermo una delle storie di X-Men più importanti di tutti i tempi. C’è una storia molto ricca e tante aspettative dei fan, quelle dei puristi e quelle dei nuovi arrivati, tra le quali destreggiarsi. Fortunatamente, tutte le persone coinvolte in X-Men: giorni di un futuro passato si sono dimostrate all’altezza e i fan di tutto il mondo possono rallegrarsi perché X-Men: giorni di un futuro passato non è solo uno dei migliori film di X-Men, ma è anche uno dei migliori film basati sui fumetti mai realizzati.
Di fronte allo sterminio totale a seguito dell’olocausto provocato dalle Sentinelle (giganti robot da caccia mutanti), viene fatto un ultimo tentativo disperato mandando la coscienza di Wolverine indietro nel tempo per fargli riprendere possesso del suo corpo da giovane e così fermare l’assassinio di Bolivar Trask, lo scienziato fascistoide che ha disegnato e costruito i robot inizialmente per “proteggere la razza umana da una guerra che non vinceranno” (quella contro i mutanti). Wolverine non solo deve fermare l’assassinio di Trask (per mano di Raven/Mystique), ma anche reclutare un disilluso Charles Xavier e il militante Erik Lensherr per aiutarlo. All’epoca, però, i due non avrebbero potuto essere più distanti e metterli insieme per salvare il futuro di tutti gli umani, mutanti o meno, sarà quasi impossibile a seguito degli eventi lontani dalla costa di Cuba di 10 anni fa. Tuttavia, è una missione nella quale Logan non può non riuscire.

…e queste sono solo le premesse del film. Intrecciati nella narrativa scarsamente illustrata qua sopra, vi sono dichiarazioni intense su tutto, dall’affermazione del sé all’abuso di droghe, al sempre popolare “complesso militare fuori controllo”, agli orrori del genocidio, alla preghiera di restare vigile contro il bigottismo raccapricciante, all’amicizia e l’amore, al perdono per i crimini del cuore. Il regista Bryan Singer (X-Men, X2) e gli scrittori Simon Kinberg, Jane Goldman e Matthew Vaughn (che ha diretto X-Men: L’inizio) intrecciano una trama meravigliosa di una storia che procede velocemente, concisamente e coerentemente, riuscendo a gestire i temi impegnativi di cui sopra in modo leggero… e TUTTAVIA non è solo questo che hanno saputo fare…

..Singer & company riescono a rimediare agli errori di X-Men: Conflitto finale, a preparare il palco per il prossimo film di X-Men, a mettere in mostra il talento eccezionale nella recitazione di Jackman, McAvoy, Fassbender, McKellen, Stewart, Lawrence e gli altri in un modo impensabile per un cast così ricco e a soddisfare gli ossi più duri tra i fan dei fumetti di X-Men facendo ciò che aveva fatto Vaughn con X-Men: L’inizio, ovvero onorare il tema sottinteso dell’uguaglianza umana e dei diritti civili, che tirano fuori il meglio dei fumetti di X-Men e sono gli argomenti principali sui quali Stan Lee e Jack Kirby hanno costruito il loro brand nel lontano 1963.

 

 

Ma X-Men: Giorni di un futuro passato non è solo pensieri filosofici e esercizi di pensiero profondo, nonostante sia anche quello… E’ un film incredibilmente divertente che riprende lo spirito dei primi fumetti della Marvel, principalmente attraverso il ritratto di Quicksilver, interpretato da Evan Peters. Proprio quando sembra che le cose si stiano facendo un po’ sdolcinate, Logan va a cercare Peter Maximoff, il futuro Quicksilver, per aiutare Xavier e Hank McCoy a far evadere Erik dalla sua prigione specializzata. Lo spirito libero e la malizia dovute alla giovane età di Maximoff e le scene più interessanti e divertenti del film (quelle durante l’evasione, che mettono in mostra la super-velocità di Quicksilver), apportano uno spirito di divertimento e di speranza che già permeava X-Men: L’inizio.

Insieme a questo spirito di divertimento ed esuberanza, Singer & company riescono a mettere nel film quella che è probabilmente la sorpresa più gradita mai apparsa in un film basato sui supereroi della Marvel. Tornano molti elementi, come i preludi alla storia d’amore (dovete starci attenti) tra Kitty Pryde e Peter Rasputin (Colosso), un certo numero di cameo, il ritorno di alcuni personaggi amati creduti persi, che si aggiungono al divertimento del film.

Per chiunque abbia una coscienza sociale, un amore per la diversità e per la giustizia, sarà facile capire perché gli X-Men sono una delle invenzioni più grandi del mondo dei fumetti. Chiunque abbia un cuore, tuttavia (quindi un po’ tutti), capirà facilmente che X-Men: Giorni di un futuro passato è un raro adattamento per il cinema di una storia di supereroi che viene direttamente dal cuore.

Traduzioni a cura di Serena Stopponi

Scheda

Genere: Supereroi – Fantascienza – avventura
Anno: 2013

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